lunedì 2 gennaio 2017

Camminare per vivere

Gli ultimi giorni del mese di dicembre, ho deciso di regalarmi qualche obiettivo per il 2017.
Quello che riguarda la mia salute, è di aggiungere alle 3 ore di ginnastica settimanale, un quantitativo minimo di passi giornalieri.
Il mio obiettivo forse è troppo elevato, ve lo saprò raccontare a fine anno, ma quel che è ormai risaputo è che non esiste vita senza movimento.
La maggior parte di noi svolge lavori sedentari, o se penso ai poveri baristi, statici.
Se la media di sonno di una persona è di circa 7 ore, potremmo iniziare ad analizzare cosa facciamo nelle restanti 17 ore di veglia.
Ognuno di noi ha la percezione degli impegni quotidiani che deve svolgere, e gli obblighi spesso sono così numerosi e impegnativi, da non consentirci di occuparci di noi per almeno un'ora al giorno (minimo sindacale). Se questo è vero in una minima percentuale della popolazione, per il restante, enorme numero di persone, la mancanza di tempo per muoversi è una questione di cattiva organizzazione.

Il benessere psicofisico di ognuno di noi dipende anche da come teniamo e manuteniamo carrozzeria, motore e giunti della nostra "macchina" corpo. Così come un'automobile ferma da parecchio tempo necessiterà di molto più di un santo in paradiso per rimettersi in strada, anche noi dobbiamo tenerci in costante e regolare esercizio se vogliamo "funzionare" a puntino.

La via più accessibile, economica e facile, è camminare. Molti anni fa l'Organizzazione Mondiale della Sanità pubblicò uno studio secondo il quale una persona di età compresa tra i 15 e i 60 anni, che non abbia patologie serie o invalidanti, dovrebbe fare per restare in salute due ore a settimana di esercizio aerobico intenso, o l'equivalente giornaliero in passi: i famosi 10000 passi al giorno.

Sembra che questa cifra venga fuori da una trovata pubblicitaria per lanciare il primo contapassi della storia, un prodotto giapponese presentato alle Olimpiadi del 1964, il cui limite di conteggio era proprio 10000.
Quali che siano le "origini" di questo vero e proprio tormentone diffusosi attraverso le decadi a livello planetario, camminare giornalmente per un minimo sindacale  apporta una serie di numerosi benefici dei quali ne elenchiamo alcuni:

  • riattiva la circolazione
  • regola i processi metabolici e le funzioni digestive
  • "massaggia" l'intestino aiutandone la regolare funzionalità
  • se a passo sostenuto e per almeno mezz'ora, la camminata ha effetto dimagrante e modellante
  • se praticata all'aperto, ci consente di godere dei benefici della luce del sole e dell'aria fresca 
  • se praticata in mezzo alla natura, è un ottimo antidepressivo
Abbiamo bisogno di 10000 passi? Per quel che riguarda il mio organismo, vi direi proprio di si.
Non è detto che per voi sia lo stesso, soprattutto se si ricomincia a camminare dopo un lungo periodo di inattività.
Io sto facendo un piccolo esperimento: munita di un orologio contapassi, verifico quanto mi muovo in una giornata trascorsa in casa (1500 passi), in una giornata passata in ufficio (8000 passi circa, con due belle passeggiate parcheggio-ufficio e ritorno, e tre passeggiate di 15 minuti cadauna) e in una giornata in giro da turista (impredicabile, dai 10000 ai 30000 passi). Questi sono piccoli dati, e tra il nulla di una giornata in casa e il troppo di una intera giornata fuori casa, posso garantirvi che i 10000 passi possono essere un obiettivo facilmente raggiungibile.

Nel corso dell'anno vi aggiornerò sui dati raccolti e le esperienze fatte, per il momento non mi resta che augurarvi un Felice anno di lunghe camminate!



#10000steps



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