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domenica 19 marzo 2017

Camminare e muoversi nonostante tutto


Come procede la vostra personale camminata per la vittoria?
Il mese di febbraio ha visto una flessione delle mie prestazioni, non per mancanza di volontà ma per "prigionia lavorativa".
Ebbene, può capitare che ci siano dei periodi nei quali il lavoro è così copioso e pressante da impedirci di avere cura di noi stessi; ricordiamoci però che, a meno che dal nostro lavoro non dipendano la vita di qualcuno o l'economia di un'intera nazione, non può esserci nulla che superi in importanza i bisogni fisici fisiologici e psicologici di un essere umano.


Nei giorni infernali passati inchiodata davanti ad un computer per oltre nove ore, ho trascurato pesantemente il mio obiettivo, e camminato meno di un'anziana signora con l'accompagno.
Il mio umore è peggiorato, la mia salute è peggiorata, e anche le mie prestazioni lavorative.
Non è un caso che il Ministero della Salute indichi delle chiare linee guida circa pause e attività ripetitive, e se esiste un motivo per contravvenire agli obblighi lavorativi, questo è quello di ubbidire ai suggerimenti (ancora scarsi a dire il vero) che il Ministero ci indica: fare una pausa di 15 minuti ogni due ore, che, secondo le ultime notizie, diventerebbe una pausa di 10 minuti ogni ora.

La salute è il bene più prezioso che abbiamo, e cedere alle prepotenze di una vita che sembra non concederci tempo per noi, ci porterà prima o poi ad accumulare acciacchi e malanni a non finire.


Per questo motivo, il mese di marzo mi vede in netta ripresa: sto aumentando la media dei passi giornalieri (ora sono a 7000, considerando la debàcle di febbraio), e aprile mi vedrà impegnata a raggiungere quota 15000.
Ai 10000 passi canonici verranno aggiunti 5/7 mila passi di camminata veloce.
Ho anche iniziato ad esplorare altre forme di movimento... avete presente gli innumerevoli video delle famose sfide di trenta giorni? C'è davvero di tutto: come avere addominali d'acciaio in 30 giorni, come avere il sedere perfetto in 30 giorni, braccia invidiabili in 30 giorni...
Ho deciso che prenderò in considerazione le sfide più fattibili e meno dannose e userò le mie giunture per fare dei test di sicurezza. Verrete presto aggiornati sugli esiti, o in quale reparto di ortopedia venire a trovarmi.

A proposito: il 26 marzo le giornate si allungheranno. Siete pronti ad affrontare una stagione di risveglio fisico?






Buoni passi e buon risveglio!!!



domenica 26 febbraio 2017

10000 passi al giorno - quale "attrezzatura"?


Diciamoci la verità:
camminare per 10000 passi indossando delle scarpe inadatte o un abito che ci impedisce di muoverci, diventa un'impresa epica.

Ho memoria di due mie amiche, entrambe patite di vertiginosi tacchi a spillo: una passeggiata di dieci minuti per loro diventava un'agonia insostenibile, costrette com'erano su dei terribili trespoli che impedivano una corretta postura e un adeguato appoggio della pianta dei piedi.

Ecco... iniziamo subito col dire che, se indossiamo tacchi a spillo, ma anche semplici tacchi alti, l'obiettivo 10000 difficilmente sarà raggiunto. A meno che non resistiate a dolori, vesciche, calli, e tante altre belle cose.


Avete presente i film americani degli anni 80, quelli nei quali si vedevano donne in carriera vestite di tutto punto, camminare per New York indossando comodissime scarpe da ginnastica? Le stesse donne, una volta in ufficio, mettevano delle scarpe consone al loro look, ma per camminare, non osavano l'azzardo dello stiletto.

Quindi, se vogliamo camminare per vivere, dobbiamo avere la forza di indossare tutti i giorni un abbigliamento comodo, ma che non significhi sciatto, e delle scarpe che ci consentano di camminare, ma che non assomiglino ad un paio di sandali da frate.

Per la vita di tutti i giorni, se non ci è consentito indossare scarpe da running o da cross training (ideali per camminare), potremmo optare per delle comode ma eleganti sneackers, o degli stivali dalla pianta larga nei quali eventualmente inserire una soletta in gel.
Non sono necessarie attrezzature straordinarie, solo scarpe comode e abiti morbidi.

E' importante, se vogliamo mantenere questo obiettivo minimo, poter camminare tutti i giorni e a tutte le ore. Non è pensabile rimanere seduti e costretti in posture scomode per 10 ore, e sperare poi che un'ora di allenamento o tapis roulant al giorno diano la svolta salutistica alla nostra giornata.

Tratteremo a parte l'argomento riguardante la salute della colonna vertebrale, e speriamo sarà oggetto di un workshop nei prossimi mesi.


Ma oltre alla camminata nel quotidiano, di cosa abbiamo bisogno per poter apportare solo benefici da un esercizio alla portata di tutti?
Fuori dagli ambiti ufficiali e lavorativi, sono sufficienti una comoda tuta, delle maglie in tessuto traspirante e per le donne un buon reggiseno sportivo.
Per quanto riguarda le scarpe, come abbiamo scritto prima, ideali sarebbero delle buone calzature da cross-training, con un occhio di riguardo all'ammortizzazione, importante soprattutto se camminiamo prevalentemente su terreni duri come l'asfalto. In alternativa, e in parchi e boschi, vanno benissimo delle scarpe da trekking, che ci garantiranno anche il giusto "grip" in caso di piccole asperità del terreno.
Mai come per le scarpe, è importante scegliere la qualità e investire qualche soldino in più: sarà l'unica spesa che dovrete sostenere, per avere la libertà di praticare un'attività povera di spese, e ricca di soddisfazioni!

Buon cammino :-D



Nelle puntate precedenti...




venerdì 17 febbraio 2017

Troppo pigri per allenarvi? Provate questo prodotto!!!

Frequentando assiduamente il web, sarà capitato anche a voi di notare delle allettanti soluzioni alla nostra mancanza di impegno per l'allenamento.
Diciamoci la verità... Se si trovasse il modo per avere una perfetta silhouette senza versare una goccia di sudore, ci metteremmo in fila per giorni pur di ottenere questa informazione.

E' per questo motivo che il web è pieno di stronzate come questa:


Eh, si... avete letto bene: STRONZATE.
La tizia in questione è fortunata ad aver scoperto un "trucco" che, dopo un solo mese, fa gridare al miracolo per la repentina remise en forme. Ci confessa anche che è troppo pigra per allenarsi, e che la sua furbizia si è in realtà trasformata improvvisamente in intelligenza per aver provato il fantomatico trucco.

Molto bene... 
Sappiamo tutte e tutti che questa inserzione pubblicitaria non andrebbe nemmeno aperta, ma molti di noi venderebbero l'anima al diavolo per non faticare. Pertanto, immagino che in molti siano andati a sbirciare.

Però...

Dimentichiamo che la corretta postura dipende da una muscolatura tonica, armoniosa e flessibile, e nessun bibitone o stimolatore al mondo può gonfiare tutti i muscoli nel giusto modo.

Dimentichiamo che l'attività fisica aumenta il livello di endorfine nel corpo, che ci aiutano ad alleviare tensioni e dolori muscolo-scheletrici e a renderci più felici.

Dimentichiamo che sudare fa bene, e ci aiuta ad eliminare tossine e malumori.

Dimentichiamo che il corpo umano è stato ingegnerizzato nel corso di milioni di anni per muoversi, correre, camminare centinaia di chilometri, arrampicarsi, flettersi, torcersi. E che l'immobilità provoca danni incalcolabili a tutto l'organismo.

Dimentichiamo che per restare in salute è necessario fare sport.

Beh... tutto sommato la pubblicità in questione non è davvero intelligente; noi lo siamo, ed è per questo che scegliamo di vivere e di trovare il tempo per muoverci.




mercoledì 15 febbraio 2017

10000 passi al giorno ci mantengono in forma?

Quando ho iniziato a documentarmi sull'obiettivo dei diecimila passi al giorno, ho incontrato lungo la tortuosa strada del web una serie di articoli che mi hanno offerto una fruttuosa serie di spunti.
L'argomento di oggi prende il via da questo articolo e da una domanda che mi è capitato spesso di pormi e di sentirmi fare:
Possono 10000 passi al giorno aiutarci a restare in forma o a raggiungere la forma desiderata?



La risposta dell'articolo, e di prove fatte sul campo, è no.

Vi elenco i motivi:


  • 10000 passi al giorno sono la soglia mediamente minima per tenere attivo il corpo e ben funzionanti le "giunture". 
  • Per ottenere un dimagrimento o il mantenimento di un buono stato psicofisico, è necessario svolgere attività più complete, che fortifichino ed elasticizzino il corpo nella sua interezza. Pertanto, un piano d'azione potrebbe essere quello di aggiungere delle sessioni di stretching, yoga, ginnastiche posturali a sessioni di allenamento total body.
  • Per restare in forma semplicemente camminando, si possono programmare sessioni tri-settimanali di camminata sportiva, o banalizzando si può pensare di camminare a passo sostenuto e continuativo per 6000-8000 passi. Questo programma di allenamento andrebbe aggiunto laddove possibile ai 10000 passi quotidiani. Ma attenzione: come giustamente evidenzia l'articolo, la sola camminata non rappresenta un esercizio completo per tenere in forma tutto il nostro corpo.
  • Da un punto di vista di consumo energetico e aumento del processo metabolico (termogenesi), i 10000 passi al giorno se discontinui non comportano aumenti significativi. Vengono classificati come "non esercizio", ma sono altrettanto importanti dell'allenamento regolare.

Quindi, lo sforzo che ci viene richiesto per raggiungere una buona forma fisica, è duplice.
Laddove i 10000 passi al giorno servono a mantenerci vivi, per tutto il resto dovremo rivolgerci ad un ottimo allenamento e ad un eccellente piano alimentare.


Le puntate precedenti:





domenica 5 febbraio 2017

10000 passi, riassunto del primo mese

E' passato un mese dall'inizio del mio programma di mantenimento della salute attraverso il movimento, e quasi non me ne sono accorta.
Vorrei condividere con voi il riassunto di questo primo mese, facilissimo per molti versi, ma che mi ha riservato qualche sorpresa.



  • I primi dieci giorni sono stati molto duri, non riuscivo a superare i 7000 passi e ho avuto diversi episodi di contratture a polpacci e cosce.
  • La postura della camminata è fondamentale: se è sbagliata, potremmo avere dolori a schiena e in tutto il corpo.
  • La media dei miei passi giornalieri, per il mese di gennaio, è stata di 8500 passi: un ottimo risultato, visto che durante i week end si è camminato davvero poco.
  • E' sufficiente uscire dalla routine che mi sono prefissata (vedi le puntate precedenti) e saltare anche un solo punto per non raggiungere l'obiettivo minimo di 10000 passi.
  • Dall'altro lato, è sufficiente che debba fare un salto dal dentista usando la metro, ed ecco che posso arrivare a farne addirittura 14000.
  • Camminare all'aria aperta dà molta più soddisfazione che al chiuso, mi stimola maggiormente e mi aiuta a tenere con facilità il "passo".
  •   Nel fine settimana, soprattutto la domenica, arrivo a stento a 2000 passi. Mi aiutano le faccende domestiche a tenermi in movimento, diversamente non arriverei a 500. Questo mi aiuta a capire come mai le persone anziane che passano molto tempo in casa, non riescano a raggiungere nemmeno la soglia minima che consente loro di tenere oliate le "giunture".
  • Quasi tutte le camminate che ho fatto a gennaio, sono stati passi sparsi, con pochi minuti di attività continuativa, quasi mai fit walking. Questo sarà argomento di un prossimo post, dove riprenderò il discorso se camminare in questo modo fa dimagrire oppure no.
  • Per i prossimi due mesi, aggiusterò il tiro dal punto di vista della camminata sportiva, includendo due sessioni di allenamento settimanale.

Credo di avervi detto tutto, buon cammino!


Le puntate precedenti:





lunedì 23 gennaio 2017

Sedentari o attivi?



Le motivazioni che ci possono orientare verso una vita attiva o una sedentaria posso essere infinite: c'è chi rimane attivo per piacere, e chi per lo stesso motivo se ne resta spaparanzato su un divano; c'è chi lavora 13 ore al giorno, e chi non sta mai fermo un attimo.
Sia che siamo motivati o no, dovremmo tutti sapere che
“L’attività fisica praticata regolarmente svolge un ruolo di primaria importanza nella prevenzione di malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione e o besità. Uno stile di vita sedentario contribuisce invece allo sviluppo di diverse malattie croniche,in particolare quelle cardiovascolari: per le cardiopatie ischemiche, ad esempio, si stima che l’eccesso di rischio attribuibile alla sedentarietà e i conseguenti costi sociali siano maggiori di quelli singolarmente attribuibili a fumo, ipertensione e obesità” (fonte 
http://www.epicentro.iss.it/passi/pdf2015/Attivit%C3%A0_fisica_VDA_2010-13.pdf).

Come accennato nelle precedenti puntate di questa rubrica
Prima puntata e Seconda puntata ), non c’è vita senza movimento.



Di quanto movimento abbiamo bisogno? 

Numerosi studi e ricerche stanno dimostrando che la sedentarietà ci uccide, e che spesso non è sufficiente fare la mezz’ora di moto giornaliero indicata nelle linee guida dell’Oms per salvarci la pelle.
Una ricerca fatta dal dottor David Dunstan del Diabetes Institute di Melbourne ha dimostrato che chi rimaneva seduto dalle quattro ore in su al giorno davanti alla tv aveva più rischi di mortalità del 46% rispetto a chi di tempo ne passava la metà per una qualsiasi causa. Mentre per le malattie cardiovascolari la percentuale di rischio in più di morte saliva all'80%.


Uno studio della University of California San Diego School of Medicine, pubblicato sulla rivista American Journal of Epidemiology, ha rilevato che Stare troppo seduti, soprattutto a una certa età, può accelerare l'invecchiamento. Le donne che stanno su una sedia o in poltrona per più di 10 ore, facendo al tempo stesso poco esercizio, hanno cellule biologicamente più vecchie di otto anni rispetto a coloro che sono invece meno sedentarie (http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/stili_di_vita/2017/01/19/stare-troppo-seduti-puo-accelerare-linvecchiamento_25410180-a1c7-4978-aa10-99634d065cf7.html).
Una ulteriore ricerca, pubblicata dal Lancet alla fine del 2016, afferma che “la tipica sedentarietà da scrivania (per circa 8 ore al giorno) è associata a un deciso aumento della mortalità che sembrava essere controbilanciato solo da un’attività fisica (moderata-intensa) svolta per almeno 5 ore alla settimana (nettamente di più, quindi, dei livelli base raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità)”.


Come capire, quindi, se siamo persone sedentarie o persone attive?

foto: http://malanova.vanityfair.it/2014/02/13/%C2%ABmai-piu-bambini-a-scuola-senza-educazione-fisica%C2%BB/

Se monitoriamo i nostri movimenti nell’arco di una settimana, sapremo in quale fazione siamo al momento schierati. Per quello che riguarda il movimento extra, cioè lo sport o il movimento fuori delle normali attività quotidiane, sembra che ci vogliono 5 ore al giorno per scongiurare pericoli vari di salute o di mortalità anzitempo.
Per quello che riguarda la nostra ormai amata camminata, questo è un piccolo schema indicativo:

E, che ci crediamo o no, se facciamo meno di 5000 passi al giorno, siamo davvero dei pigroni senza giustificazioni.